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IL FIUME TREBBIA





       
La Trebbia, comunemente chiamata il Trebbia, fiume lungo 118 km, nasce alle pendici del monte Prelà e attraversa le provincie di Genova e Piacenza. E' uno dei simboli del territorio piacentino, frequentato e apprezzato per la limpidezza delle sue acque e frequentato d'estate da numerosi bagnanti. Il fiume, uno dei pochi corsi d'acqua incontaminato, mantiene un andamento tortuoso a volte incassandosi in una serie di magnifiche gole; quasi alla fine di questo spettacolare tratto, prima di Marsaglia riceve l'Aveto, suo principale affluente, che mediamente ne raddoppia la portata fondamentale d'estate a causa delle forti magre.
Sotto il borgo di Brugnello e fino a Bobbio il fiume scorre in un'alternanza di scenografiche e spettacolari gole e in una vallata di grande pregio naturalistico, richiamando molti turisti per il clima mite e appassionati di sport acquatici come la canoa, il Kayak, il rafting e il torrentismo.
Sono presenti varie tipologie di vegetazione e nelle vaste aree di greto si trovano basse formazioni steppiche che ospitano alcuni tipi di orchidee. Pioppi e salici sono variamente distribuiti sul greto. Nella parte collinare sono presenti la rovere, la quercia, il castagno, il carpino bianco, il ciliegio. Nel sottobosco troviamo il pungitopo, il sorbo comune, il nocciolo, l'acero campestre, il viburno, e la ginestra dei carbonai.
Per la sua collocazione geografica il Trebbia è luogo di transito di numerosi uccelli migratori: Aironi bianchi, Nitticora, Garzetta e alcuni rapaci. Si trovano poi i cinghiali, i daini, i caprioli, come pure la volpe, il raro tasso, la faina, la donnola, la lepre e il ghiro.
Nel fiume si possono pescare le trote, i cavedani e i varioni e a valle, dove la corrente è meno impetuosa, abbondano i barbi.


                       


                       


                       


BRUGNELLO





Brugnello, situato a 464 metri sul livello del mare, e con solo 11 abitanti, è uno dei borghi più suggestivi della val Trebbia ed è stato recentemente recuperato con le sue case di pietra e la Chiesa a picco su uno sperone di roccia, sotto il quale scorre il fiume Trebbia dalle acque cristalline, uno dei pochissimi fiumi ancora balneabili.
Brugnello occupa un posto di rilievo per quanto riguarda il turismo sportivo: da circa 10 anni infatti vi si svolge la marcia "Brugnello e i suoi sentieri", una manifestazione podistica non competitiva? e aperta a tutti, valida per il concorso nazionale Fiasp Piede alato.


                       


                       


                       


MARSAGLIA





Marsaglia, appartenuta al Monastero di Bobbio, verso la metà del 1700, come territorio della provincia di Pavia, fu annessa allo stato sardo, per poi passare nel 1923 sotto la giurisdizione della provincia di Piacenza. Nella parte vecchia di Marsaglia si possono ancora ammirare le piccole case di sassi e betole di torrente dai tetti in ardesia. E' situata sulla riva destra del Trebbia, vicino al punto di confluenza con l'Aveto.
Marsaglia gode di un notevole sviluppo turistico dovuto anche alla pratica dello sport canoistico: vengono infatti organizzate gare a cui partecipano canoisti provenienti da tutta Europa.
I primi di maggio si svolge il Carlin di Maggio o Calendimaggio, festa popolare per celebrare l'arrivo della primavera, una tradizione ancora oggi molto viva che ha una funzione magico-propiziatoria: i "maggerini" passano di casa in casa e in cambio di doni, tradizionalmente uova, cantano strofe beneauguranti per gli abitanti della casa stessa.



                       


BOBBIO





Bobbio, sita a 272 metri s.l.m. e con 3705 abitanti, è un borgo antichissimo, già abitato nell'età della Pietra. Fu fondata nel VII secolo dal monaco irlandese san Colombano, e fu un centro di notevole importanza in quanto punto di controllo dei traffici per Roma attraverso la via degli Abati e da e verso il mar Ligure, per il controllo della via del sale, che era prodotto anche nelle saline di Bobbio. L'abbazia ospita un museo con testimonianze di epoca romana, medievale e rinascimentale.
Nella splendida e aristocratica cornice del borgo viene ospitato da 17 anni, tra luglio e agosto, il Bobbio Film Festival. Il programma prevede proiezioni di film, presentazione di libri, corsi di proiezione cinematografica e mostre fotografiche.
Interessante anche il progetto Ippovia della media Val Trebbia, escursione a cavallo che si snoda attraverso gli sperduti paesini di Carana, Colleri e Dezza, per giungere nei pressi del Passo del Penice per poi tornare a Bobbio.

www.bobbiofilmfestival.it


                       


                       


OTTONE





Ottone è un luogo suggestivo: montagne ricche di boschi e il fiume Trebbia con le sue acque cristalline gli conferiscono l'aspetto del paesaggio appenninico. La cultura del territorio è caratterizzata da un importante repertorio di musiche e balli molto antichi. Strumento musicale della zona è il piffero appenninico, che, accompagnato alla fisarmonica, anima le feste e guida le danze.


CERIGNALE





Cerignale è un paese di origine medioevale, E si trova alle pendici del Monte delle tane, in una conca boscosa tra noccioli, cerri, faggi; è ricco di acque sorgive, come testimoniato dai numerosi mulini. Appena sotto il paese si trova una curiosa formazione montuosa sagomata in modo tale da avere l'aspetto curvilineo del dorso di un elefante, e chiamata proprio l'elefante del Tebbia.


PIEVE DI MONTARSOLO





Pieve di Montarsolo è un'antica pieve romana su cui sorge il Monastero di san Giacomo; nel IX secolo divenne una delle più antiche parrocchie della diocesi di Bobbio. Qui si trova la Rovere grossa, una rovere millenaria di 7 metri di circonferenza, meta della celebrazione della Madonna della Guardia, che si tiene ogni anno il 29 luglio.

































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